Nel menù “carichi”, selezionando un ancorante chimico il software chiede la percentuale di carico.

Con l’avvento della nuova norma europea EN 1992-4, viene introdotto il tema del carico prolungato o sostenuto. È stato dimostrato che la tensione di aderenza dell’ancorante chimico si riduce nel tempo con carichi prolungati permanenti, dove per carichi prolungati permanenti intendiamo oltre al peso proprio anche la componente permanente dell’azione variabile (es. librerie piene in una biblioteca).L’alfa sus che richiede il software è il rapporto tra il carico prolungato citato ed il carico totale. Per la normativa, quando questo supera il 60% (0.6) si ha una perdita di tensione di aderenza, secondo una formula riportata nell’eurocodice, che va ad incidere sulla rottura del calcestruzzo combinata con sfilamento. In realtà la normativa consente ai produttori di ancoranti chimici di andare a calcolare questo limite per i propri prodotti. Infatti, per la nostra resina FIS SB per alcuni diametri il valore arriva a 0,84. La tematica è stata presa in considerazione a seguito del crollo del controsoffitto in calcestruzzo di un tunnel autostradale (2006 Boston, Big Dig) proprio per questo problema.

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