Per elementi non strutturali se si usa EC8 sembra che si possano usare accelerazioni che agiscono sul particolare più basse rispetto a quelle proposte da NTC. Ciò comporta minore sicurezza se il dimensionamento viene fatto con tali valori?

Le NTC 2018 non indicano una procedura per la determinazione dell’accelerazione alla quale sono soggetti gli elementi non strutturali. Quella che abbiamo esaminato è la Circolare 2019 che come è noto non è legge, ma e uno dei documenti di comprovata validità alla quale le NTC 2018 rimandano. La formulazione semplificata proposta dalla Circolare è limitata ai soli casi di strutture a telaio, regolari, per cui sia ragionevole assumere un andamento delle accelerazioni strutturali crescente linearmente con l’altezza. Essa è prudenziale e particolarmente penalizzante per tutti gli elementi che hanno periodo proprio prossimo a quello della struttura. Nella formulazione della Circolare l’unico parametro influenzato dalla scelta dello stato limite di riferimento è l’accelerazione; conseguentemente, eventuali plasticizzazioni della struttura principale, che potrebbero ad esempio aver luogo allo SLV, non andranno a ridurre lo spettro di piano. Altra osservazione è data dal fatto che sia la forma spettrale, sia la massima amplificazione non variano con continuità al variare del periodo della struttura principale. I tre parametri a, b, ap dipendono solamente dal primo periodo strutturale assegnandogli un andamento costante a tratti: di conseguenza gli spettri di piano sono sostanzialmente differenti per strutture molto simili tra loro ma con periodo naturale a cavallo tra i valori di salto. La Circolare, inoltre, non specifica né il materiale né la tecnologia costruttiva per le strutture intelaiate a cui fa riferimento questa formulazione. Tuttavia, appare improbabile che strutture in calcestruzzo armato o telai prefabbricati o telai in acciaio abbiamo comportamenti tali da portare agli stessi valori dello spettro di accelerazione al piano. Quindi come ho detto se l’elemento non strutturale è particolarmente importante è opportuno utilizzare la metodologia generale che combina le varie forme modali. Negli altri casi è consigliabile fare una scelta ponderata sulla base di tutte le ipotesi di progetto, sulla sismicità del sito, sullo stato limite considerato, sui rischi connessi, sul valore del bene. Ad esempio se si impiega un comportamento non dissipativo, la scelta di una formulazione dell’EC8 è più che accettabile.

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