La soluzione migliore sarebbe di fissarsi sui travetti in calcestruzzo del solaio sui quali scaricare il peso del controsoffitto. Ancorarsi su pignatte non è opportuno perché le stesse sono considerate un materiale di alleggerimento non strutturale del solaio e, specie se l’edificio è datato, sono oggi sempre più soggette a sfondellamento “naturale” (quindi del tutto inaffidabili come supporto sul quale esercitare dei carichi). Pur in presenza di materiale isolante steso sull’intradosso del solaio, nel caso sia possibile individuare l’orditura delle travi, si potrebbe usare una vite per calcestruzzo FBSII 6 con testa a bottone sul quale viene premontato il pendino. Accertarsi di avvitare il tassello in battuta sul travetto in calcestruzzo “sfondando” il polistirolo da 3 cm e creando un sorta di nicchia durante l’operazione. Si ricorda di verificare la lunghezza della vite se si è in presenza di spessori non portanti quali ad esempio il fondello in laterizio dei prefabbricati Bausta e la qualità del getto usato per produrre il travetto.