Come bisogna comportarsi se si deve realizzare una applicazione non verificata con il software (perché ad esempio troppo vicino ad un bordo o in un supporto troppo sottile)?

Se non si può intervenire cambiando tipologia e diametro di fissaggio o i parametri geometrici quali profondità, interassi, distanze dai bordi (queste scelte sono in genere dettate dalle prime analisi dei meccanismi di rottura preponderanti) si può provare a cambiare il metodo di progettazione sapendo ciò cosa comporta in termini di assunzione di responsabilità; spesso utilizzando il metodo ETAG anziché EC2-4 si ottiene un piccolo vantaggio in quanto il primo utilizza ancora per il calcolo della rottura conica il valore di resistenza compressione cilindrica leggermente più alto di quella cilindrica; anche optando per il metodo ENSO frequentemente si riescono a verificare alcuni fissaggi critici poiché questo approccio ingegneristico fischer (specie nel calcolo dei fissaggi in cui viene ridotta la tolleranza fori sulle piastra) fa delle assunzioni desunte da sperimentazioni ancora più realistiche della Linea Guida ETAG 001.

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